La storia dell'intelligenza artificiale ha avuto inizio quasi settant'anni fa. In quell'anno, il brano Che bambola di Fred Buscaglione conquistava le classifiche italiane, Grace Kelly e Raniero di Monaco si univano in matrimonio, la trasmissione televisiva a quiz Lascia o raddoppia? condotta da Mike Bongiorno diventava un grande successo della giovane televisione italiana e il poeta nicaraguense Rigoberto López Pérez attentava alla vita del dittatore Anastasio Somoza García, che morirà una settimana dopo.
Oggi, l'intelligenza artificiale permea ogni aspetto della nostra vita quotidiana: è utilizzata in ambito medico, ci aiuta a trovare l'abbinamento ideale su Tinder, ChatGPT risponde alle nostre domande e offre vantaggi strategici cruciali nei contesti bellici. Sebbene i benefici siano evidenti, è fondamentale avviare un dibattito sui rischi connessi a questa tecnologia. Ma come si possono identificare questi rischi? La chiave sta nel riflettere sul ruolo che vogliamo che l'intelligenza artificiale abbia nella nostra società.
Per evitare di cadere nella consueta retorica del “l’intelligenza artificiale ruberà il lavoro”, che conduce a una demonizzazione indiscriminata della tecnologia, dobbiamo adottare un approccio più astratto e chiederci quale tipo di strumento vogliamo che l’IA sia nelle nostre vite.
A mio avviso, l’aspetto più stimolante dell'IA è vederla come un acceleratore della crescita intellettuale, culturale e sociale delle persone, in grado di valorizzare l’essere umano anziché sostituirlo. Ma come possiamo verificare se questa visione si realizza?
È cruciale identificare quali valori riteniamo fondamentali e confrontarli con l’intelligenza artificiale di oggi per stabilire come regolarne l’utilizzo in futuro.
• Inclusione: L'inclusione è diventata un aspetto imprescindibile. Anni di disuguaglianza e stigmatizzazione hanno reso evidente l'importanza di proteggere le categorie più vulnerabili. Potrebbe l’intelligenza artificiale condurci a una regressione? Se i dati utilizzati per addestrare l’AI non sono equi, il sistema potrebbe discriminare alcuni gruppi. Inoltre, una digitalizzazione eccessiva potrebbe escludere certe sezioni della società.
• Libertà: In una democrazia, la libertà rappresenta un principio fondamentale. Le tecniche di machine learning, spesso poco chiare, complicano la comprensione del modo in cui le macchine prendono decisioni. Questo può danneggiare la fiducia tra gli esseri umani e l’AI, ostacolando la collaborazione. Pensiamo all'uso di algoritmi in ambito elettorale, che possono manipolare le nostre scelte e indirizzarci verso determinate ideologie.
• Creatività e istruzione: La nostra capacità di esprimere creatività è ciò che ci distingue dalle macchine. È essenziale proteggere il nostro processo di apprendimento e le risorse che ci permettono di esprimerci. La capacità dell'AI di generare testi e immagini solleva interrogativi riguardo agli effetti sui sistemi educativi e sulle professioni creative. Se gli studenti fanno affidamento su strumenti come ChatGPT per completare i loro compiti, ci si interroga su come ciò possa influenzare la loro capacità di innovare.
• Informazione: La libertà di accesso alla conoscenza è essenziale per un pensiero critico. L’AI ha la capacità di produrre contenuti falsi o fuorvianti. In assenza di un controllo adeguato, la diffusione di tali informazioni può minare la fiducia nei fatti, sia a livello locale che globale.
• Benessere: È fondamentale garantire che l’AI non comprometta la nostra sicurezza fisica e mentale, né il nostro benessere generale. Gli algoritmi dei social media, progettati per tenerci incollati allo schermo, possono avere un impatto negativo sulla nostra salute.
Questa lista potrebbe essere ampliata includendo ulteriori valori importanti per ciascuno di noi. Quali misure possiamo adottare affinché la tecnologia non li danneggi? È indispensabile implementare politiche statali coerenti, basate su principi etici e non su interessi economici o di potere da parte di grandi aziende tecnologiche.
Ma a livello individuale, possiamo fare qualcosa? Ognuno di noi ha l'opportunità di interagire con la tecnologia in modo consapevole, responsabile e rispettoso. Non dobbiamo accettare passivamente l’AI, ma sfruttarla per arricchire le nostre conoscenze, esplorare nuove idee, interagire con gli altri e collaborare. È essenziale integrare nella nostra vita quotidiana il principio di utilizzare la tecnologia per migliorare noi stessi, creando così un futuro in cui l’AI supporti i valori a noi cari.