Recentemente si è svolto a Milano il Salone Internazionale del Mobile, uno degli eventi riguardanti il campo del design e dell’arredamento più influenti al livello mondiale, divenuto ormai imperdibile per tutti gli appassionati e i professionisti del settore.
Artisti, creativi, designer, progettisti ed ormai anche influencer giungono da tutto il mondo per assistere agli innumerevoli eventi all’interno della fiera e nel fuorisalone, rendendo Milano, una volta in più il centro del mondo.
La fiera del Mobile nasce nel 1961 grazie a tredici mobilieri italiani, riunitisi sotto la sigla Cosmit “Comitato organizzatore del Salone del mobile Italiano”, che decisero di realizzare un salone legato all’arredamento e al design. Questa prima edizione, alla quale parteciparono 328 aziende italiane, ebbe inizio il 24 settembre e si svolse nei padiglioni 28 e 34 della vecchia Fiera Campionaria con lo scopo di promuovere le esportazioni di mobili italiani. Da subito la fiera riscontrò un grande successo, al punto che già nella seconda metà degli anni 60, grazie al boom economico e a un Italia che si avvicinava sempre di più al mondo del design, riesce a diventare un evento di portata internazionale. Dal 1967 oltre al Salone vero e proprio, viene organizzata una mostra sul design del mobile Italiano dal 1945 in poi e questo sarà l’inizio di un progetto culturale che accompagnerà il salone negli anni futuri, rendendolo sempre più un fenomeno culturale oltre che una semplice fiera espositiva.
Nel decennio successivo, anche grazie alla grande diffusione di elettrodomestici e arredi tecnicamente più avanzati, prendono vita le prime due sezioni dedicate a settori più specifici: EuroCucina nel 74 ed EuroLuce nel 76.
Negli anni 80, simbolo di un capitalismo sempre più presente e con l’avvento dei primi computer, il Salone si dota anche di uno sguardo specifico verso il mondo dell’arredo da ufficio: nasce Eimu. Nel 1987, il percorso di crescita culturale, oltre a quello economico, vede riconosciuti gli sforzi ed il Cosmit viene premiato con il prestigioso Compasso d’Oro.
Il successo del Salone sembra non avere fine e la manifestazione che fino ad allora aveva cadenza biennale, nel 1991 passa ad essere un appuntamento annuale. Parallelamente si celebrano i grandi designer italiani: Castiglioni, Ponti, Colombo, Sottsass, Magistretti. Il fenomeno Salone del Mobile continua a crescere nei numeri dei visitatori, dei partecipanti e degli spazi ad esso dedicati, nasce, in questi anni il Salone Satellite, ideato per permettere ai nuovi designer di esporre i propri progetti. Nel 2005, forte di numeri in continua crescita, il Salone cambia finalmente casa e si sposta dagli spazi della fiera campionaria al nuovo polo Fiera Milano Rho, su progetto dell’architetto romano Fuksas. I nuovi riuscitissimi spazi, consentono in questi anni di aprire il salone anche a visitatori e curiosi, oltre che agli addetti di settore ed ai giornalisti. Il Salone del Mobile Milano, o come ormai è conosciuto in tutto il mondo, Milano Design Week, è ormai un evento di portata globale e la sua formula di successo viene addirittura esportata a New York e Mosca nel 2005 e nel 2016 a Shanghai.
Nonostante la pandemia ne abbia rallentato la crescita esponenziale, quest’anno con la 62esima edizione si è arrivati alla cifra record di 316.000 visitatori, ben il 17% in più della passata edizione.
Con ormai oltre 1000 espositori di cui oltre 300 esteri, il Salone rappresenta forse il simbolo più importante del Made in Italy.
C’è da domandarsi come potranno progettisti designer e produttori continuare a reggere il ritmo di una produzione stagionale (sempre più in linea con i ritmi del frenetico mondo della moda) senza correre il rischio di entrare in conflitto con un mondo che da più parti chiede sostenibilità e attenzione alle risorse.
22/05/2024