Yorgos Lanthimos ci trascina nel mondo di Bella, o meglio, un mondo che Bella, in Poor Things, vuole scoprire.
La giovane donna, riportata in vita, dal medico Godwin Baxter, si presenta come tale, ma ha la mente di una bambina.
Lo spettatore spia, prima attraverso le immagini in bianco e nero e con l’uso ricorrente del fish- eye, nell’”infanzia” di Bella, nell’immensa villa della Londra vittoriana, costellata da strani incroci di animali e esperimenti del medico God, fino a poi venire a conoscenza di nuovi ed eccentrici personaggi.
Ma è lo sviluppo sempre più rapido di Bella e la sua fame di vita che vogliono dare il ritmo alla pellicola, ed è così che Godwin Baxter, non può tenere la figlia chiusa nelle sue mura più tanto a lungo.
Nonostante la giovane sia promessa all’aiutante di God, Max McCandles, decide di partire per conoscere il mondo con l’avvocato Duncan Wedderburn, un uomo libertino e pieno di donne, che però sembra poter saziare la fame di vita e di conoscenza di Bella.
Lo spettatore riscopre il mondo attraverso gli occhi di Bella: il bianco e nero viene abbandonato dando spazio a colori pastello, sgargianti, avvolgenti, a scenografie oniriche e costumi eccentrici, che rappresentano lo sviluppo e il carattere della protagonista.
La sua scoperta è prima sessuale: di fatto le sequenze che mostrano amplessi non si dimostrano essere un problema né per il regista né per gli attori; quello di Bella, si può dire sia, un vero e proprio risveglio, seguito da un desiderio implacabile di conoscere il suo corpo e il suo piacere. La protagonista nella prima parte del suo viaggio, specie a Lisbona, si dedica proprio al piacere, senza quell’occhio malizioso che una donna adulta e impostata nell’alta società di quell’epoca dovrebbe avere; conosce quindi, il sesso, i sapori, il cibo, la musica, la danza, senza freni e senza regole, ma la sua fame per la libertà e l’ignoto riesce ad essere saziata da un mondo di soli lussi e privilegi.
L’essenza di Bella, la sua mancanza totale di conformismo alle regole, al costume, priva di interesse per i pregiudizi imposti dalla società, portano il personaggio di Duncan Wedderbun, da donnaiolo e disinteressato, ad essere sempre più geloso e possessivo, tanto da condurre la ragazza su una nave crociera, dove è certo che non possa sfuggire da lui.
Lo sviluppo della protagonista a questo punto è sempre più rapido: Bella abbandona frame dopo frame, gli atteggiamenti da bambina, che rendono la pellicola così ironica a tratti, per acquistare ancora di più la sua libertà, attraverso la cultura.
Da questo momento del viaggio, il mondo di Bella, non è più solo fatto da sesso, pasti prelibati e una fotografia pastello.
La giovane donna si scontra con idee, pensieri, dolore, filosofia, storia, libri fino ad avere completo disinteresse per l’uomo che l’accompagna.
Il viaggio si complica fino a Parigi, dove Bella, lavora come prostituta, riscoprendo il sesso, gli uomini e la società, da come pensava di averli conosciuti, dedicandosi allo stesso tempo, alle lezioni di anatomia e alle riunioni socialiste.
Bella è un’esploratrice, è anche un’eroina, ma essendo così umana sbaglia, è vulnerabile; grazie al suo viaggio, siamo noi spettatori i primi a riscoprirci, a mettere in discussione noi ed una società che ci fa crescere sotto un velo fitto di regole, pregiudizi e costumi.
Attraverso gli occhi puri ed innocenti di Bella, donna, giovane, bambina, tutto è concesso: il mondo che pensiamo di conoscere meglio di lei, ci si presenta come nuovo.
Poor Things mette in discussione la morale, affidata fin dagli albori nelle mani degli uomini, fino a condurci in quello che sembra un folle sogno, ma che poi non si discosta così tanto dalla nostra realtà odierna.
La pellicola compie un’iperbole della realtà, così che lo spettatore possa vivere il viaggio di Bella, sentire le catene di cui ella per prima si vuole così disperatamente liberare e conoscere il mondo. Lo conosciamo davvero quindi, il nostro mondo?
E forse, quindi, siamo noi ad essere le povere creature, schiacciate in una società che ci intrappola nelle sue norme fin dalla nascita, senza possibilità di rinascere come Bella.
22/05/2024