A guardare con occhio critico i giganti dell’Ottocento e del Novecento, tra quelli che hanno scelto le donne come protagoniste dei loro romanzi, risalta subito una certa somiglianza in alcuni aspetti di queste eroine. Sembra esserci quasi un modello declinato che salta fuori ripetutamente, uno schema, una figura onnipresente e fastidiosa. Questa donna, la donna costruita, è una figura che non è altro che la metà complementare di un uomo idealizzato. Tratti di questa donna emergono anche in capolavori come Anna Karenina di Lev Tolstoj, Madame Bovary di Flaubert e Lady Chatterley di Lawrence. Ma chi sono queste donne, e come fanno a rappresentarne una sola, univoca? La donna di cui parlano Tolstoj e Flaubert si tratteggia nel tentativo di riempire il vuoto del maschio, a scapito dell'inverosimilità del risultato. Se l’uomo è razionale, controllato, corretto e integro, la donna sarà irrazionale, isterica, moralmente inconsistente. Per esempio, quando nel capitolo XXIX di Anna Karenina viene descritta la caduta da cavallo di Vronskij, Anna sembra essere fuori di sé. Vuole andare via ma non riesce a staccare gli occhi dalla scena, ignora suo marito, addirittura sembra insofferente alla sua presenza e disattenta alle sue parole. “Ella di nuovo voleva andar via. — Vi offro ancora una volta il braccio, se volete andare — disse Aleksej Aleksandrovic, toccandole il braccio. Ella si scostò da lui con ribrezzo e, senza guardarlo in viso, rispose: — No, no, lasciatemi, rimango.” Cosa emerge in questo scambio freddo e scostante tra i due coniugi è la distanza, provocata dall’amore di Anna per Vronskij e un’incapacità di controllarsi della donna, un istinto più forte della volontà e di ciò che sarebbe corretto fare in una situazione del genere. E dall’altra parte c’è suo marito che impassibile esternamente si controlla, non lascia che il dubbio serpeggiante che si sta insinuando in lui alieni i suoi comportamenti, la sua gentilezza o fermezza. Aleksej è saldo, Anna instabile. E come Anna del resto Lady Chatterley. Il romanzo di Lawrence che fece al tempo tanto scalpore da essere proibito fino al 1960 rappresenta una rivoluzione in letteratura, un testo passionale che racconta la vitalità dei sensi contrapposta all’atrofizzazione sempre più dilagante nella società inglese industrializzata. E se nel libro l’adulterio di Connie sembra essere simbolo di una ribellione profonda, i connotati di questa donna non sono poi così distanti dalla donna inventata di cui parlavamo prima. Lady Chatterley si dovrebbe distinguere per un’educazione più libera, aperta e innovativa, ma nulla sembra frenarla dal divenire un prolungamento del marito disabile. E sebbene lei si mostri una moglie paziente e disponibile, la sua natura animale, di creatura inferiore e istintiva la porta a tradire suo marito con un uomo sano e vitale. Ed ecco che riappare: la donna costruita. Da una parte sottomessa, materna e caritatevole, dall’altra animalesca, irrazionale e istintiva. Come queste esistono mille esempi di donne costruite. Potremmo nominare Carla, de Gli Indifferenti, facilmente abbindolata da Leo ma in fondo consenziente alla violenza. Oppure ancora la Andrée di Simenon de “La camera azzurra” che è così sensuale, primitiva nella sua ricerca del piacere e così priva di dignità. Naturalmente in capolavori immensi come Anna Karenina e Madame Bovary la psicologia di queste donne è talmente sviluppata e complessa da lasciare minimo spazio a questa costruzione, che però riesce comunque a baluginare in alcuni passaggi. Queste figure appartengono tutte a un’idea della donna che si è andata delineando nel tempo, un’incomprensione che si è trasformata in affermazione. È stato dato un nome a una sensazione: l’immenso dubbio che assale quando si entra nell’universo femminile. E non per difficoltà di comprensione, quanto più per la volontà di trascurare, di ignorare. Ad un occhio attento non può sfuggire come tutte queste donne siano identiche l’una all’altra nella loro indole annoiata e nel loro carattere malizioso. Sono uguali perfino nell’invenzione di un desiderio sessuale femminile, che sembra questa grande scoperta all’uomo ma che in realtà non descrive nulla della vera visione della donna sulla sessualità.
04/01/2024