Cos’ è l’ Industrial Music e da dove partire per ascoltarla.
L’ Industrial Music, nata in Inghilterra a metà degli anni settanta e battezzata cosi dal musicista Monte Cazazza proprio con il motto “Industrial Music for industrial people”, è stato ed è ancora oggi un fenomeno dirompente, talmente tanto da essere stato spesso frainteso e venire relegato in quella che è definita la “Grey Area” della musica. In pochi, soprattutto ai giorni nostri, conoscono il genere o si sentono di avvicinarvisi più approfonditamente, spesso definendolo disturbante o privo di senso. Ma c’ è sicuramente qualcuno che, per gusti personali o per semplice curiosità verso le innumerevoli sfaccettature della storia della musica, prima o poi si chiederà: “ma che cos’ è l’ Industrial?”
Ebbene, dal punto di vista prettamente tecnico, la musica Industrial si presenta come un genere di rottura rispetto a tutto ciò che era venuto nei decenni precedenti, sfrutta i nuovi linguaggi della musica elettronica portati in auge dai Kraftwerk nella Germania di inizio anni ’70 e li ripropone in una chiave che va a destrutturare completamente la forma canzone tradizionale: non si tratta più di brani, ma di componimenti, nei quali si dispiega una vasta gamma di campionamenti di suoni di oggetti comuni, stridii metallici e sonorità tipiche dei sintetizzatori dell’ epoca, mentre la voce ricopre un ruolo marginale, limitandosi, senza cantare, a “recitare” testi spesso insensati o ripetitivi, o addirittura viene semplicemente campionata e usata come mero strumento aggiuntivo a quelli già presenti.
Dal punto di vista delle personalità coinvolte, l’ universo industrial è uno dei più articolati, ma se ne si vuole approcciare l’ ascolto, il punto di partenza non possono che essere i Trobbing Gristle.
Genesis P-Orridge, Cosey Fan Tutti, Cris Carter e Peter Cristopherson, quattro ragazzi inglesi appartenenti al gruppo COUM Transmissions, che sentono che i tempi sono maturi per unire tutte le loro conoscenze per creare qualcosa che sconvolga la musica popolare. Nel 1975, quando anche le sonorità hard rock ormai erano diventate di routine, cambiano nome in Throbbing Gristle e fondano l’ etichetta Industrial Records; nel 1976 pubblicano l’ album “20 Jazz Funk Greats” , considerato il capostipite del genere , con il quale il gruppo inglese pone come base tutte quelle soluzioni formali che caratterizzeranno il genere fino a oggi, e che verranno rilette e ampliate da innumerevoli gruppi, tra cui sono consigliati i Cabaret Voltaire, a loro contemporanei, che soprattutto con l’ album di debutto “Mix Up” del 1979, propongono i medesimi elementi in una luce più cupa e vagamente vicina allo stile Goth che anche stava nascendo in quegli anni.
Il principio di disgregazione delle forme esistenti alla base della musica dei Throbbing Gristle venne esteso dal gruppo a concetti come l’ esibizione dal vivo e l’ idea stessa di “Band”: per quanto riguarda il primo punto, i loro live erano esibizioni che mescolavano musica e performance di arte sperimentale al limite del disturbante e che spesso allontanavano il nuovo pubblico inorridito, mentre a proposito del secondo, fu proprio il gruppo inglese a introdurre l’ immagine che abbiamo di “band” non come un insieme fisso di persone guidate da un frontman di riferimento, ma come un’ entità fluida, in continuo mutamento, spesso formata anche da membri non musicisti.
Questa nuova concezione di band come collaborazione, come “collettivo”, sarà indicativa di buona parte del vasto universo industrial degli anni a venire. Dalle ceneri degli stessi Throbbing Gristle si formeranno gli Psychic tv, ma questa tendenza caratterizzerà anche gruppi del panorama post- industrial, come i Coil, sul finire degli anni 80 e i grandi collettivi appartenenti al Neofolk (su tutti i Current 93), un genere che all’ Industrial deve moltissimo.
Infine, se si vuole un’ interpretazione un po’ più poetica, l’ Industrial music si può vedere come la fusione e il compimento delle avanguardie artistiche dei primi del ‘900: è l’ insieme di idee visionarie del futurismo, è la volontà di ribaltare la realtà e l’ ordine costituito del dadaismo ed è la realtà alternativa dopo il ribaltamento offerta dal surrealismo.
04/01/2024