Gaza è l’isola che non c’è
Filippo Cavaliere
Filippo Cavaliere
Nel 1980 Edoardo Bennato sognava un mondo in cui “non c’è mai una guerra”, quello nella sua “isola che non c’è”, un mondo forse utopico ma non impossibile. Per l’occidente questo mondo esiste, perché ci sono ancora molG paesi europei in cui governo e stampa conGnuano a chiudere gli occhi, fare silenzio e voltare lo sguardo quando si parla del confliIo, diventato genocidio, tra Israele e PalesGna. Le immagini di bombe su: scuole, ospedali, case e negozi – aggiunte alle montagne di cadaveri – non riescono ad aIraversare il mediterraneo e scompaiono nel nulla, filtrate e nascoste dai media occidentali.
Nelle ulGme seOmane la situazione nella striscia di Gaza è andata a peggiorare, e la nuova Ong inventata da Israele (Gaza Humanitarian FoundaGon) ha subito mostrato i suoi prevedibili problemi daG dalla poca quanGtà di cibo e punG in cui riGrarlo. Durante le operazioni di distribuzione, infaO, ci sono staG diversi morG e feriG, anche per mano dell’esercito israeliano.
I paesi europei nelle scorse seOmane hanno votato per decidere sulle relazioni poliGche ed economiche con Israele, e 17 staG su 27 si sono espressi favorevoli alla revisione dei traIaG con Israele. Questo piccolissimo passo in avanG, però, non cambia il modo in cui molG occidentali conGnuano a vedere, o meglio non vedere, la situazione in PalesGna. Inoltre, condannare gli innumerevoli reaG del governo di Netanyahu e imporre sanzioni gravi dovrebbe essere scontato, ma molG paesi, tra cui l’Italia, conGnuano a difendere Israele scegliendo il silenzio piuIosto che la giusGzia.
Nei paesi in cui questa presa di coscienza su Gaza – o difesa del “brand” dato che di tempo ce ne è voluto – non è ancora arrivata, la stampa svolge la sua grossa parte. In Italia, per esempio, nei maggiori quoGdiani in distribuzione, si tende a fare l’uGlizzo di un linguaggio pro-Israele, ritenendolo viOma e avente diriIo a difendersi da Hamas – il popolo palesGnese spesso non viene nominato – qualche esempio: sul ‘Corriere della Sera’ la sezione dedicata alla guerra ha il nome di “Israele-Hamas”; ‘Il Giornale’ esagera e rilancia con “Guerra in Israele”, la PalesGna nemmeno esiste a quanto pare; ma il vincitore è ‘Libero’, il quale colpevolizza i giornali che non parlano della tregua rifiutata da Hamas, scordandosi però che l’ulGma volta la tregua era stata interroIa da Israele, e che forse servirebbe qualcosa di più stabile – non considerando il faIo che Israele conGnui ad uccidere civili senza moGvo.
Gaza assume le sembianze di una terra di nessuno, disabitata e senza uGlità, come uno stato di Risiko rimasto senza carri armaG e dadi da lanciare. La verità, però, è che i 2 milioni di abitanG vivono ogni giorno in situazioni estreme e al limite tra vita e morte; mentre miliardi di ipocriG conGnuano le loro vite, fregandosene di tuIo ciò che non gli riguarda, perché alcuni esseri umani contano più di altri.