Diego - ciclabile senza musica
sei silenziosa di pomeriggio
nel timpano non ho più
un filo di scossa
non più la musica
mi incanta nel passeggio
si rivela il mondo nel silenzio
e cammino sul tuo corpo fatto a pezzi
dove sorgono fili d’erba e fiori grigi
piante tenaci
vincono sulla tua tetra corazza
il metallo dei cancelli e dei mezzi
abbandonati, è vivo come mille insetti
sulla pelle, morsi di mille braci
mille odori nuovi si alzano perfetti
e suona il fiume, ti lambisce il fianco,
ora che la musica non mi risponde
senza parole, mi sento stanco
eppure mai così bene
la strada si mostra d’un tratto
nel rovo intricato che serra le catene
Nicole
piove di su noi
su quello che c’è stato di segreto
piove e sciupa i boccioli
la grandine frusta i frutti
piove sulle mie speranze cangianti
piove sul mio affetto
pioverà forse per sempre
su questo silenzio corrotto
piove forte, ora piove piano
presto bisognerà trovare riparo
lacrimano su di noi gli alberi, le fronde
mi schiaffeggiano i rami e le spine
tutti mossi dal vento, turbati
perché piove sul non detto, sull’affetto
piove sulla volontà di omissione
pioverà ancora e ancora sul tuo inganno
Martina
morirò senza rendermene conto,
immersa nel cielo cobalto.
questa morte sarà musica:
inno alla libertà.
l’ossigeno non avrà più importanza,
perché di morte io sarò viva,
ballando sulle teste umane,
anima schiusa dal peso di nascere.
22/05/2024